Parchi aderenti
- Parco Nazionale dell’Appennino Lucano, Val d’Agri Lagonegrese (Capofila)
- Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni
Scheda del progetto
Gli habitat di prateria 6210 e 6220 sono tra le comunità vegetali più ricche di specie in Europa, di cui molte rare o in via di estinzione. Sono habitat generalmente secondari, il cui mantenimento è subordinato alle attività di sfalcio o di pascolamento del bestiame, garantite dalla persistenza delle tradizionali attività agro-pastorali. In assenza di tale sistema di gestione, i naturali processi dinamici della vegetazione favoriscono l’insediamento nelle praterie di specie di orlo ed arbustive.
L'habitat 6210 talora è interessato da una ricca presenza di specie di Orchidaceae e in tal caso è considerato prioritario.
Le Orchidaceae, per le loro peculiari necessità di insetti pronubi e funghi simbionti, sono particolarmente sensibili alle alterazioni fisico-chimiche di suolo, aria e acqua, rappresentando un’interfaccia tra tre comparti del mondo vivente (Plantae, Insecta, Fungi). Il loro sviluppo e la loro riproduzione sono quindi strettamente connessi alla qualità ambientale per la loro forte dipendenza dalle condizioni stazionali. Per questo rientrano fra le specie vegetali ritenute indicatrici di biodiversità e come tali meritevoli di tutela.
L’intera famiglia delle Orchidaceae, a causa del livello di rarità ed endemismo e all’interesse economico nel commercio internazionale, è inclusa in liste di protezione a livello mondiale (CITES, Convenzione di Berna, Direttiva habitat 92/43/CEE), nelle liste rosse nazionali e internazionali.
Le principali cause della contrazione della presenza di orchidee sul territorio sono da attribuire non solo al prelievo diretto di steli o addirittura dell’intera pianta, ma soprattutto alle alterazioni ambientali dell'habitat in cui vive. Proprio per questo si sostiene che è doveroso avere una visione di tutela legata agli ecosistemi e alla loro protezione, come è nello spirito della politica di conservazione della Natura a livello intepresencernazionale.
Il riscontro sul proprio territorio di specie di orchidee di particolare pregio biogeografico e conservazionistico, nonché di altre minacciate di estinzione, ha indotto i Parchi aderenti ad attivarsi per mettere in atto un piano di azione per la tutela e la conservazione di queste affascinanti specie floreali.
Il piano, oltre a considerare azioni volte a proteggere gli esemplari di queste specie vegetali e salvaguardare le caratteristiche ambientali favorevoli alla loro presenza, prevede anche iniziative che contribuiscano ad educare la popolazione affinché si proteggano queste specie floreali dal disturbo antropico e che, nello stesso tempo, concorrano a diffondere la fruizione delle aree di fioritura delle orchidee a fini educativi e turistici, compatibilmente con le attività conservazionistiche.
L'Ente Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni sta concentrando le sue attività in un'area all'interno del SIC IT8050024 "Monte Cervati, Centaurino e Montagne di Laurino" nota come "Valle delle Orchidee", a ridosso della fascia sub-montana e montana di tre comuni del Parco, Sassano, Monte San Giacomo e Teggiano. Tale area rappresenta uno dei più importanti attrattori naturalistici per i turisti del Parco.
La prima parte del progetto, attualmente in corso, prevede l’analisi delle specie di orchidee spontanee presenti lungo l'itinerario turistico che dal centro del Comune di Sassano (545m s.l.m.) accompagna i visitatori in località Piscina del Brigante (1115m s.l.m.).
La seconda parte della ricerca consisterà nel confronto dei dati raccolti nell’ambito del progetto con la distribuzione delle specie di orchidee spontanee riportate in letteratura per la stessa area, al fine di verificare eventuali cambiamenti della presenza e dell’abbondanza delle specie presenti.